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venerdì 11 dicembre 2015

Finalmente carica!

Ieri, dopo un pomeriggio di "acuto" pessimismo, che neanche il Leopardi si sarebbe sognato di avere, finalmente mi sono sentita un po' positiva verso sera. Ma soprattutto pronta per rituffarmi di nuovo nelle mie storie. Oggi non so e non credo che potrò lavorare ai miei romanzi (ho un impegno nel tardo pomeriggio), però spero tanto la prossima settimana di riprendere a scrivere a regime o meglio come si deve. Non so cosa mi stia tanto caricando. Forse avevo solo bisogno di un po' di riposo tra un romanzo e l'altro, cosa che boh in genere faccio, però non mi prendo pause così lunghe. Adesso, mi sento "carica" e spero che questa carica non si scarichi (eheheheh!), perché davvero non scrivere mi demoralizza alquanto o enormemente. Anche perché purtroppo non lavorando, scrivere mi tiene impegnata a fare qualcosa... sì... diciamo di utile. Anche se... anche se... mi dispiace che non ho molti lettori. Invero se ne ho due-tre è molto. Purtroppo la pubblicità è l'anima del commercio. Ergo non avendo i mezzi per farne in modo opportuno è chiaro che arrivo a un numero così basso, quasi inesistente di lettori. Quindi e d'ora in poi ho capito che finché non cambieranno le cose (come personalmente spero), dovrò scrivere per me stessa, per il semplice piacere di farlo. Insomma, tornare un po' ai vecchi tempi quando per scrivere nei miei quadernetti mi nascondevo (ma per pudore, per riservo) ai miei genitori e mi sentivo felice come una Pasqua perché pensavo che quei brevi raccontini erano dei "piccoli passi" per raggiungere il mio grande sogno di diventare una scrittrice a tutti gli effetti. Sogno che accarezzo ancora, però sì dai sono meno illusa di allora. C'è troppa gente che scrive. Troppa! Il mercato è saturo di titoli. Saturo!

Perché mi piace scrivere? Non saprei cosa rispondere a questa domanda. Sicuramente è stata la lettura ha inculcarmi questa passione. Se non avessi letto da bambina i Grandi classici e non avessi voluto emularli, difficilmente sarebbe nata in me questa grande passione per la scrittura. Infatti, da bambina desideravo diventare una scrittrice di classici, quindi non una semplice scrittrice e basta. Ma purtroppo (tristezza infinita) pur scrivendo in modo professionale da dodici anni, questo mio grande e bellissimo sogno non si è ancora avverato. E visti i presupposti credo che mai si avvererà. Per questo ho scritto che l'unica cosa che mi rimane è cercare di migliorarmi e di scrivere solo e unicamente per me stessa. Un bel po' triste come affermazione, ma purtroppo ahimè è la realtà. Bisogna guardarla in faccia la realtà anche se si è dei grandi sognatori!

Questo è il secondo romanzo che è uscito quest'anno: Pezzi mancanti di te. Si tratta di un romance pseudo storico (finto storico). Ed è il secondo capitolo della saga sui Conti di Barrow, il primo si intitola "Rimani qui con me". Devo lavorare ora al terzo che si intitola "Amate ombre" e che ho già iniziato un po' a scrivere (una sessantina di pagine) prima di bloccarmi per il blocco. Spero di parlarvene la prossima volta.

Bello! Sono contenta finalmente di sentirmi un po' più positiva... Ci voleva proprio!


Noewle

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